Un punto di accesso unificato al catalogo e alle collezioni digitali delle biblioteche italiane
L’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane) è un ente pubblico del Ministero della Cultura, incaricato di coordinare e promuovere il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e di gestire il catalogo collettivo delle biblioteche italiane.
Svolge un importante ruolo nella definizione degli standard catalografici, il coordinamento dei censimenti nazionali (come Manus e Edit16) e la promozione della digitalizzazione del patrimonio bibliografico.
La soluzione
Al fine di centralizzare e semplificare l’accesso al patrimonio culturale italiano, l’ICCU ha promosso la realizzazione del Portale Internet Culturale, un unico punto di accesso concepito come collettore nazionale in grado di offrire una vista unificata e immediata su fonti informative e materiali digitali provenienti da numerosi database e teche di ambito bibliografico.
Per raggiungere questo obiettivo è stato sviluppato un sistema avanzato capace di supportare ricerche su oltre 11 milioni di record catalografici del Sistema Bibliotecario Nazionale, comprendenti cataloghi storici, edizioni del XVI secolo, risorse iconografiche digitalizzate, audio, video e documenti provenienti da diverse teche digitali, tra cui Teca ICCU, Emeroteca Braidense, ICBSA, Biblioteca Marciana, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e numerosi altri istituti culturali italiani.
Lo sviluppo del portale ha reso possibile la consultazione centralizzata di milioni di 11 milioni record bibliografici SBN, 60.000 edizioni del XVI secolo, 500.000 manoscritti, 6 milioni record di catalogo storico, 8 milioni file di oggetti digitali.
Il risultato
Lo sviluppo del portale ha reso possibile la consultazione centralizzata di milioni di:
- 11 milioni record bibliografici SBN
 - 60.000 edizioni del XVI secolo
 - 500.000 manoscritti
 - 6 milioni record di catalogo storico
 - 8 milioni file digitali
 
semplificando l’accesso e la ricerca e contribuendo alla valorizzazione del patrimonio nazionale. Il sistema consente oggi di esplorare in modo coerente e strutturato fondi manoscritti, cartografici, l’Emeroteca italiana e materiali grafici e musicali del Novecento, garantendo un’elevata interoperabilità tra le diverse collezioni e una fruizione uniforme delle risorse digitali. Grazie a questa infrastruttura, il patrimonio culturale è divenuto accessibile a un pubblico ampio e diversificato, che comprende studenti, ricercatori e cittadini interessati alla conoscenza e alla storia del Paese.
