Dati e interoperabilità: il cuore della sanità digitale – l’intervista di Lucio Marottoli su Impresa Sanità
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano si distingue per l’universalità dell’accesso e la qualità delle cure, ma continua a essere segnato da forti disomogeneità regionali e da criticità strutturali che ne limitano l’efficacia complessiva. In questo contesto, la digitalizzazione rappresenta un passaggio imprescindibile per costruire una sanità più efficiente e realmente orientata ai bisogni delle persone.
Perché questa trasformazione sia possibile, è fondamentale puntare su dati e interoperabilità come elementi chiave. Un sistema sanitario in cui le informazioni possano circolare in modo fluido e sicuro tra medici di medicina generale, ospedali e servizi territoriali permette di migliorare la continuità delle cure, ridurre gli sprechi e garantire un accesso più equo alle prestazioni. Tuttavia, senza una governance solida e una strategia condivisa, il rischio è quello di frammentare gli sforzi e disperdere il valore dell’innovazione.
Quali strumenti abbiamo a disposizione per superare queste barriere? E come possiamo trasformare il potenziale dei dati in un reale motore di cambiamento per la sanità pubblica?
Ne ha parlato Lucio Marottoli, Direttore Health e Public Services di Deda Next e Amministratore Delegato di Deda Cle, in un’intervista a Impresa Sanità, approfondendo il tema della digitalizzazione sanitaria con un focus sulla governance del dato.
“Nonostante gli importanti passi in avanti compiuti su questo fronte, ancora oggi i dati rimangano spesso bloccati non solo tra regioni diverse ma anche all’interno di strutture sanitarie, dove reparti differenti utilizzano piattaforme non comunicanti”.