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Civilia Next primo software italiano a ottenere la qualificazione SaaS di AgID

Civilia Next primo software italiano a ottenere la qualificazione SaaS di AgID

Quando abbiamo avviato il progetto Civilia Next, avevamo l’ambizione di realizzare uno strumento che cambiasse radicalmente il modello di erogazione dei servizi gestionali per le Pubbliche Amministrazioni: volevamo realizzare un game changer per il settore pubblico.Per questo abbiamo scelto il cloud ed il paradigma Software as a Service.

Oggi possiamo affermare che la nostra visione ha anticipato una tendenza che trova piena attuazione nel Piano Triennale e nelle direttive di AgID per la costruzione di un marketplace di soluzioni pronte all’uso con cui le modalità di acquisto e erogazione dei servizi IT da parte delle Amministrazioni possono cambiare radicalmente.

Abbiamo sempre ritenuto che per accelerare la trasformazione digitale le PA dovessero essere messe in condizione di dotarsi di strumenti veloci e semplici con cui far evolvere le modalità di gestione ed erogazione dei propri servizi a cittadini e imprese. Non osavamo sperare che ciò avvenisse con la rapidità con cui si sta realizzando.

Reinterpretare la propria capacità di essere leva di cambiamento per le PA

In oltre 30 anni al servizio delle Pubbliche Amministrazioni abbiamo maturato eccellenze in diversi campi: i gestionali per l’Ente Locale, il GIS e i Sistemi Informativi Territoriali, i grandi progetti di system integration per la PA Centrale, la dematerializzazione e la digitalizzazione di processi e servizi. La scelta del SaaS ha comportato quello che per noi è stato un entusiasmante percorso di trasformazione, fatto di una profonda revisione dell’offerta, delle modalità operative e dell’approccio al mercato.

Civilia Next, che abbiamo qualificato come SaaS dimostrando che esistono soluzioni cloud native sulle quali gli Enti locali possono disegnare i servizi pubblici digitali che i cittadini italiani finalmente meritano di avere, è sicuramente la punta di diamante del nostro percorso.

Tre anni fa non era scontato credere nella riscrittura completa e cloud based del sistema informativo integrato Civilia, diffuso in oltre 1000 Enti in tutta Italia.

Nel corso di questi tre anni, partecipare ai tavoli di lavoro con gli attori istituzionali seguendo la genesi del Piano Triennale, attraverso l’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano e il tavolo di Confindustria Digitale dedicato a ANPR, ha rafforzato la convinzione nelle nostre scelte industriali, sostenute da importanti investimenti, che abbiamo visto ulteriormente confermate dai risultati della “Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni”.

Il progetto Civilia Next non si è quindi limitato alla riscrittura di uno dei più importanti ERP per le PA, ma si è presto evoluto nella piattaforma as a service Next, che abilita la gestione funzionalmente completa, integrata e totalmente digitale di un ente, nativamente allineata con le Infrastrutture Immateriali Nazionali (ANPR, SPID, PagoPA), e che costituisce quindi uno strumento al servizio delle politiche di sviluppo dei territori.

Per queste capacità di lettura della potenza del cloud e di attuazione del cambiamento, come Dedagroup Public Services possiamo dirci pronti a rispondere efficacemente alla chiamata innescata dal Piano Triennale.

Pronti per cambiare le regole di procurement dei software per la PA in Italia

La qualificazione SaaS è un traguardo importante: Civilia Next entra a pieno titolo nel gruppo di soluzioni certificate da AgID. Il processo, secondo noi, deve continuare, per spianare la strada alla piena attuazione dell’Agenda Digitale: nel concetto di marketplace risiede infatti tutta la potenza trasformativa e attuativa di quanto contenuto nel Piano Triennale.

Le PA hanno finalmente la possibilità di acquistare soluzioni as a service certificate, attraverso un catalogo che andrà arricchendosi di tutte le soluzioni che rispettino i necessari requisiti di interoperabilità, scalabilità e sicurezza, senza distinzioni di modelli (privato/ibrido/pubblico), favorendo la competizione per l’offerta più efficace rispetto alle esigenze delle PA e più vantaggiosa dal punto di vista economico.

Aumenterà così la qualità dell’offerta, perché si compete sulla robustezza dei software, sulle prestazioni, sull’usabilità, sulla capacità delle imprese di offrire ai clienti servizi end to end e non solo prodotti.

L’eccellenza italiana, che è la capacità di contestualizzare una soluzione, viene valorizzata e l’innovazione incentivata.

Spunti di futuro, per continuare a innovare

Dal canto nostro, non intendiamo fermarci. Riteniamo che attraverso SaaS interoperabili e integrabili con altri sistemi, le Città possano diventare il vero front-end del sistema operativo del Paese, semplificando la comunicazione e migliorando la qualità dei servizi.

Questa è la visione alla base della piattaforma Next, che si è arricchita di GeoNext, il software di georeferenziazione che valorizza i dati, i processi e le tendenze in atto nel territorio, restituendo così la dimensione concreta di ricaduta di tutte le scelte politiche e di tutti i servizi abilitati dalle tecnologie, con l’effetto di rendere più efficiente l’erogazione dei servizi e di monitorare la reale efficacia dell’azione pubblica e politica.

A livello di sistema, tra i prossimi passi fondamentali c’è un nuovo modello di Convenzioni che superi la logica delle giornate uomo e dei punti funzione, come affermato anche da Diego Piacentini in uno degli ultimi interventi pubblici come guida del Team per l’Italia Digitale: “… ingabbiare uno sviluppo software in ambito gestionale, che è un processo assieme tecnologico, organizzativo e sociale, entro una metrica rigida e con molte falle, è uno dei motivi che rende inefficiente, conflittuale e troppo costoso il rapporto cliente/fornitore per la PA”.

Ci auguriamo che anche Teresa Alvaro, nuovo Direttore Generale di AgID, e Luca Attias, da poco nominato Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, condividano quanto fatto finora e trovino un humus fertile per continuare a lavorare nel solco di questa evoluzione. L’aspettativa nei confronti di entrambi è alta, il loro profilo coniuga capacità d’innovazione e conoscenza della macchina amministrativa. Noi continueremo a fare la nostra parte.

Buon lavoro a tutti!

Fabio Meloni

CEO Deda Next

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